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JS a Murten: third day

  • Immagine del redattore: Paula Eberhardt
    Paula Eberhardt
  • 4 apr 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 5 apr 2024




Stamattina il risveglio a Morat è stato traumatico, avrei preferito dormire tutta la giornata. La colazione è stata perfetta invece, eravamo tutti zitti zitti davanti alla tazza di caffè.


Le lezioni del mattino sono passate veloci, poca teoria. Abbiamo fatto molto esercizio fisico. Sono stupita di quanto imparo durante questi allenamenti. Ogni giorno il focus della lezione cambia ed è bello vedere come l'allenatore varia gli esercizi mantenendo sempre però l'obiettivo della giornata.


Dopo pranzo ci hanno spiegato come rivolgersi ai ragazzi quando bisogna fare un'osservazione negativa. Fosse tutto come nella teoria. Un consiglio è stato che un commento negativo va infilato tra due osservazioni positive, ma è già difficile capire come rivolgersi al bambino per non farlo piangere... Ci insegnano ad essere sorridenti mentre insegniamo. Ma la sensazione che ho quando correggo i bimbi è quello di offenderli anche solo con un piccolo appunto, sebbene cerco di adeguare il tono di voce e di spiegare in modo tranquillo come potrebbe migliorarsi. Non mi sento libera, ho sempre paura che il mio appunto possa essere frainteso e possa creare dei malumori. Sono molto fragili, non capiscono quando un appunto non va preso come critica.


Per mettere in pratica e capire come comportarci, ci hanno consegnato dei fogliettini. Su ciascun foglietto c'era scritto che ruolo dovevamo assumere nell'allenamento. Sul mio c'era scritto "Normal(e)". Perfetto, affatto impegnativo.

Inizia la simulazione e osservo: uno cammina in giro per la stanza, un altro fissa il vuoto, una ragazza continua a parlare e distrarre gli altri, un altro è seduto sul tavolo svogliato. Non capisco, mi viene la tentazione di chiamarli tutti, ma solo dopo mi accorgo che è lo scopo della simulazione. L'allenatore, cioè uno di noi a cui è toccato quel ruolo, doveva cercare di gestire l'intero gruppo. Non ha funzionato, dopo due minuti si è arreso. Spero di non beccarmi mai un gruppo così...


Oggi dovevo dare lezione ad otto ragazzi. Mi ero preparata molto su come strutturare gli esercizi. Avevo addosso un po' di tensione, ma appena ho dato via all'allenamento mi sono sentita subito tranquilla e a mio agio.

Ho ricevuto molti feedback positivi dal "vero" allenatore; si è complimentato per la mia attenzione verso ciascun, per aver utilizzato del materiale supplementare per lo svolgimento degli esercizi ed infine mi ha detto che è stato molto bello che ho mantenuto la mia personalità nonostante fossi nei panni di un allenatore. Mi ha fatto notare che c'erano momenti in cui ridevo mentre passavo a commentare ed osservare gli esercizi e questo gli è piaciuto molto perchè ero me stessa. Fiera di me, finalmente!


Stasera niente passeggiata a Murten, penso che chilleremo anche oggi sul letto dei fratelli M.

Buona serata a tutti, a domani!



 
 
 

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©2023 di Paula Eberhardt

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